Malascuola

martedì 31 luglio 2007

Esami di riparazione? Parliamone...

Il Ministro Fioroni scopre che il 41% degli studenti viene promosso con almeno un debito scolastico (di questi, il 44% è promosso con debito in matematica) e che molti debiti non vengono saldati. Così, propone un ritorno all'antico: gli esami di riparazione a settembre. Invece di intervenire sulla scuola e chiedersi se abbiamo docenti preparati o se per caso non dobbiamo modificare le modalità di reclutamento degli insegnanti (magari utilizando il sistema inglese, con assunzione diretta), il Ministro scarica la patata bollente sulle famiglie, cui delegare la preparazione estiva dei ragazzi. E se provassimo a ragionare? Le scuole superiori si chiudono a giugno. I docenti non impegnati nell'Esame di Stato terminano l'attività all'incirca verso il 18 del mese e sono - per così dire - in pausa fino al primo settembre. Naturalmente, regolarmente retribuiti. Non possono essere utilizzati in nessuna attività se questa non è stata deliberata dal collegio docenti e se la stessa non è retribuita come straordinario. Insomma: sono i docenti che decidono se lavorare durante l'estate, e - qualora decidessero di farlo - dovrebbero essere pagati, oltre che con il normale stipendio, con lo straordinario. E se invece i Dirigenti delle scuole potessero impiegare i docenti che non sono impegnati negli Esami di Stato per effettuare corsi estivi con obbligo di frequenza e relativo accertamento finale per gli studenti promossi con debito? La soluzione sarebbe a costo zero. Lo stipendio, questi docenti, lo percepiscono comunque: solo che ora lo percepiscono per rimanere a casa. Servirebbe davvero tornare agli esami a settembre?

Malascuola: Esami di riparazione? Parliamone...

Malascuola: Esami di riparazione? Parliamone...

martedì 24 luglio 2007

Malascuola perché...

Tra la fine del 2006 e i primi sei mesi di quest'anno, ne abbiamo viste delle belle. Docenti ripresi dai telefonini dei ragazzi, in classe, mentre cantano, mentre litigano con il call-center di un operatore telefonico perché rivogliono indietro un po' di soldi, oppure che assistono indifferenti all'aggressione di un ragazzo down, continuando a distribuire compiti come se quello che succede non fosse affar loro. Ineffabili prof. che dormono all'esame di stato o che si fanno toccare dagli studenti. I ragazzi di Padova-Rulez.com hanno documentato - insieme a YOU TUBE - episodi che sarebbero esilaranti, se non fossero drammatici. Nel frattempo, l'OCSE disegna un panorama della scuola italiana imbarazzante: spendiamo decisamente più degli altri Paesi (uno studente ci costa 100mila dollari l'anno, contro una media OCSE di 77mila) ma otteniamo risultati decisamente deprimenti. Ed il sistema non regge più. La scuola italiana è un sistema barocco, ingestibile e fuori controllo. L'insegnante che non lavora, il docente che insulta o aggredisce gli studenti, quello che arriva in ritardo tutti i sacrosanti giorni, non possono essere non dico estromessi, ma nemmeno sanzionati. Di quello che accade nella scuola, e soprattutto del perché accade, di quali sono i meccanismi che permettono che alcune cose avvengano nell'assoluta impunità, in realtà se ne sa molto poco. Qualche articolo di giornale, qualche polemica locale o nazionale che sia, e tutto finisce lì. Per ricominciare identico il giorno dopo, in qualche altra scuola del Paese. Malascuola vuole raccontare ciò che succede visto da dentro e spiegare i meccanismi arcani della scuola che sono sconosciuti. Con la speranza, magari ingenua, che alcuni racconti aiutino a riflettere.